Pugnala a morte il suo stupratore africano, arrestata

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Ha reagito allo stupro afferrando un coltello da cucina con cui ha pugnalato a morte il suo aggressore, un marocchino di 63 anni, colpendolo alla schiena. A morte.

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Una ragazza minorenne, 16enne, ha ‘confessato’ il delitto ai carabinieri e per questo è stata fermata con l’accusa di omicidio.

L’immigrato ha provato ad avvicinarsi a lei, poi l’ha trascinata sul letto con violenza, per violentarla.

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Da anni lo stupratore condivideva con la famiglia della vittima un appartamento dato in dotazione agli operai della fornace. Al momento del tentativo di stupro e dell’omicidio, secondo quanto ricostruito dai militari, il 63enne si trovava nell’abitazione con la giovane e le sue sorelle minori, di 2 anni e 5 mesi. La madre della ragazza era uscita per fare spesa mentre il padre da diversi mesi si troverebbe in Francia in cerca di lavoro.

Il delitto è avvenuto ieri sera dopo le 19 nel comune di Castelnuovo Scalo, nella frazione di Asciano (Siena), in un appartamento all’interno di uno stabilimento che produce laterizi. L’abitazione è di proprietà di un’impresa di materiali di costruzioni, che l’ha adibita ad alloggio di servizio per suoi dipendenti.

Vittima e stupratore sono entrambi africani. Ormai, sono talmente tanti, che si stuprano tra loro.