MALTA HA RESPINTO CON UN COMUNICATO DEL GOVERNO LA BIZZARRA PROPOSTA DA PARTE DI DI MAIO
Oggi botta e risposta tra Di Maio e Salvini:
Di Maio apre i porti alle ong tedesche: “Ci mandino donne e bambini”
Salvini chiude porti in faccia a Di Maio: “Qui ONG non sbarcano”
Di Maio ha una certa difficoltà a tenere l’ala segaiola del suo partito, questa:
#ElenaFattori senatrice #M5S paragona gli ospedali ai porti.
Facciamo un esempio migliore: pagare i trafficanti per arrivare in Italia è come buttarsi da un aereo coscientemente con un paracadute difettoso. pic.twitter.com/a8mHUJympY— Francesca Totolo (@francescatotolo) 4 gennaio 2019
Per questo se ne è uscito con una boiata pazzesca. Perché non è una questione di quattro clandestini bambini o presunti tali, è che se inizi ad aprire, gli sciacalli dell’accoglienza sentono la tua debolezza.
Le navi delle Ong tedesche sono in mare proprio per tentare di riaprire il traffico ricattando moralmente i governi. Cedere significa non avere capito una beata minchia.
La soluzione era semplice: dovevano restituire il carico alla Libia, come ordinato dal loro governo. Non l’hanno fatto perché il carico serve loro come arma politica contro l’Italia e l’Europa.
Perché loro non sono in mare per salvare vite. Sono in mare per portare africani in Europa. Per questo li pagano. Per questo lavorano: per la destrutturazione etnica e sociale dell’Europa. Per chi vuole braccia low cost da sfruttare mettendo in competizione il proletariato italiano con quello di importazione.
L’immigrazione è solo un’altra faccia della Globalizzazione: un’enorme idrovora che concentra potere e denaro nelle mani di una ristretta cabala di delinquenti d’alto bordo.
E poi, ecco la situazione a bordo delle navi delle ong tedesche, che sono a Malta:
Crew 17 verabschiedet sich.
Es ist absurd, dass nach 2 gemeinsamen Wochen 1/3 der Leute von Bord dürfen, die anderen bleiben auf See gefangen. Das schmerzt und macht uns extrem wütend. Wir werden sie sehr vermissen und hoffen für unsere Freund*innen, dass ihre Odyssee bald endet pic.twitter.com/AyGtNWdOf0— Sea-Watch (@seawatchcrew) 4 gennaio 2019
Wir können die #SeaWatch3 wieder verlassen. Die Menschen dort und auf der #ProfessorAlbrechtPenck sind dort weiter unter absurden Bedingungen gefangen. Deutschland, die EU und Malta müssen für eine sofortige humanitäre Lösung sorgen! Dann braucht es einen dauerhaften Plan. pic.twitter.com/1K6PxYCrk1
— Frank Schwabe #FreeOyubTitiev (@FrankSchwabe) 4 gennaio 2019
Non c’è alcuna emergenza. E’ tutta una finzione mediatica.
E come ha detto Salvini, sono navi tedesche con bandiere tedesca e olandese in acque maltesi con clandestini prelevati in Libia: cazzo c’entra l’Italia?
Ps. Di Maio ringrazi il premier maltese che gli ha levato le castagne dal fuoco, così potrà dire che i presunti bambini delle Ong non sono venuti in Italia per colpa di Malta e non perché lui non conta un cazzo:
@dr_micfarr, Ministro degli Interni di #Malta, dice no alla proposta di @luigidimaio che aveva chiesto di far sbarcare sull'isola donne e bambini da @seawatchcrew e @seaeyeorg per poi farli arrivare in Italia. https://t.co/LTYMzQ2prJ
— Francesca Totolo (@francescatotolo) 4 gennaio 2019
Insomma, secondo Malta sono ‘nostri’ clandestini. Perché presi qui:
Prossima volta, Di Maio, conta fino a dieci, prima di fare proposte dannose e prive di senso. Non c’è sempre un maltese a salvarti da una figura di quel che non si dice.
Speriamo li affondino. Come esempio pratico.
Vorrei anche aggiungere che Malta è un cazzo di scoglio e che non dovrebbero permettersi di “raccomandarci” niente. Sarebbe ora di smetterla di rispettare qualsiasi idiota che ci piscia sul muro e di tirare fuori il bastone.
L’Italia non è l’orfanotrofio per l’Africa e l’Asia. Le madri sono irresponsabili che rischiano la vita dei loro figli mettendoli su gommoni nell’oceano. Non penso che sia la responsabilità dell’Italia prendere le madri oi loro figli. L’agenda dell’Islam è di superare il nostro paese e l’Europa con i loro figli. Il signor di Maio ha bisogno di svegliarsi e rendersi conto di questo fatto.