La reazione della sinistra per la ‘scuola di sovranismo’ di Bannon è tipica di chi non avendo idee vuole impedire agli altri di diffondere le proprie.
L'ex ideologo di Trump, Steve #Bannon , intervistato dal Corriere della Sera: "Nella mia scuola formiamo agenti del cambiamento. Alla Casa Bianca? Io no, Bloomberg forse". L'apprezzamento per Salvini e Di Maio → https://t.co/ZiBaQOuiGD pic.twitter.com/aNZvqihFx8
— Rainews (@RaiNews) 30 dicembre 2018
Prendiamo un paio di esempi:
Bannon è il MALE assoluto. I gialloverdi sono la conseguenza.
Noi siamo la cura.#facciamorete
"Salvini-Di Maio, un esempio nel mondo" https://t.co/ysrSpsolZx— #IoNonCiSono 🇪🇺🇮🇹🎄 (@alessandrab72) 30 dicembre 2018
Non bastava il CàpitANO, non bastava il guappo del m4soldi, non bastava il ritorno del Che GueRoma. Adesso l’Italia si deve pippare anche quel reietto americano di #Bannon. #facciamorete mettiamoci d’accordo per silenziarlo.
— Stefano Magnacca (@StefanoMagnacca) 30 dicembre 2018
‘Silenziarlo’. Non nascondono nemmeno più la propria adorazione per la censura. Non condivido le tue idee? Ti silenzio. Voltaire non avrebbe potuto dire meglio.
Che poi, diciamolo chiaro, il populismo non si forma in scuole-monastero. E il fenomeno Bannon è ampiamente gonfiato dai media di distrazione di massa per dare l’idea, sbagliata, di una sorta di sovranismo calato dall’alto.
Premesso che Bannon non è esattamente questo faro di cultura e che dell’Italia mi sembra non sappia quasi nulla, visto che le zecche lo attaccano purtroppo lo nobilitano. Un po’ come quando vieni attaccato dagli ebrei: indica che la strada è corretta.
👍🏻