Mentre a bordo della Open Arms in navigazione per l’ultimo porto spagnolo nel Mediterraneo, quello di Algeciras in Andalusia, impazzano le feste tra clandestini ed equipaggio – non avevano portato coperte e cibo ma in compenso i gadget pubblicitari natalizi col marchio Open Arms in vendita online sì – i complici di Msf chiedono un altro porto.
“Ci vorranno giorni” per raggiungere Algeciras, si lamentano quelli di Msf sottolineando il peggioramento delle condizioni meteo e le temperature invernali. Come se non fosse previsto, a dicembre.
Today 311 people rescued by @openarms_fund travel across the #Mediterranean winter seas to #Spain, after #Malta & #Italy close their ports. It will take days. #MSF continues to call on European Govt's to put human lives first & allow disembarkation in the closest safe port. https://t.co/nlg3o6U3ir
— MSF Sea (@MSF_Sea) December 25, 2018
In realtà il motivo è un altro: una cosa è traghettare dalla Libia all’Italia scaricando materiale infetto e facendo rifornimenti, altra è fare ogni volta Libia –> Spagna: non per nulla quelli di Open Arms sono stati costretti a limitarsi ad 1 viaggio al mese.
La pacchia è finita, mettetevelo in testa.