Ecco il presepe che nel 2014 Bergoglio donò alla parrocchia di Lampedusa, poco dopo la sua delirante visita che diede il là all’operazione Mare Nostrum: San Giuseppe è una sorta di ‘volontario’ ong nell’atto di accogliere sull’imbarcazione un clandestino.
«Nell’incontro con il Papa – disse il parroco don Mimmo – il Santo Padre ho rinnovato il suo ricordo affettuoso per ‘tutta quelle brava gente di Lampedusa e il saluto particolare al sindaco Nicolini». Nicolini che di lì a poco venne trombata alle elezioni.
Ce lo ha ricordato Nello Scavo, crocerista di Ong e penna di Avvenire, il giornale dei vescovi che deve ai contribuenti italiani 55 milioni di euro:
Quindi #Bergoglio donò alla parrocchia di #Lampedusa un presepe dove #Giuseppe, #Maria e #Gesù Bambino sono su un barcone e salvano un naufrago.
Ora si capisce dove hanno trovato ispirazione i parroci blasfemi. pic.twitter.com/RDevnRq6Rt— Francesca Totolo (@francescatotolo) 25 dicembre 2018
Evidentemente, la deriva di questi anni, arriva da lui. Bergoglio ha di fatto fondato una nuova religione, quella del ‘dio migrante’, dalla capannuccia al barcone.