Prete mette il Presepe nella spazzatura per rispetto ai migranti

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Un presepe senza la Natività. Perché la capanna è in un enorme contenitore nero. Un cassonetto della spazzatura.

Giuseppe, la Madonna e il povero Gesù sono lì dentro.

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L’ha concepito tal don Armando Zappolini, prete terzomonista e ‘no global’ (in realtà i no global sono la chiappa sinistra del globalismo) di Perignano, Pisa.

«Dobbiamo avere il coraggio di fare il presepe dove Gesù ci aspetta, fra quegli scarti dell’umanità che da duemila anni sono la sua gente – scrive don Zappolini, nei grandi cartelloni che campeggiano attorno alla rappresentazione per spiegarla e raccontarla –. A chi sale sulle ruspe (e il riferimento ai recenti sgomberi leghisti dei campi nomadi è chiarissimo, ndr) e poi ci chiede di fare il presepe nelle scuole o di mettere i crocifissi nelle aule noi rispondiamo che il nostro presepe ce lo stanno distruggendo e calpestando proprio loro e che, se hanno mandato via tutti, nel loro presepe restano solo le bestie».

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Qui «dilaga il razzismo, e un’alta incidenza l’abbiamo tra i praticanti… C’è troppa gente, oggi, in chiesa. La nostra guida non è la cultura cattolica, è il Vangelo, unico e assoluto faro che porta nella solidarietà e nelle fratellanza». «Spostare la spazzatura – aggiunge – non significa risolvere il problema, è come quando abbiamo un sacco di sporcizia e lo si passa da una stanza all’altra: non si distrugge, il nodo resta senza soluzione».

E’ tempo che questi preti molto presunti si trovino un lavoro e smettano di farsi mantenere dai contribuenti italiani.




Un pensiero su “Prete mette il Presepe nella spazzatura per rispetto ai migranti”

  1. MA QUALE RISPETTO X I MIGRANTI CHE SONO DEI PORCI MALEDUCATI PUZZOLENTI LURIDI COME LE LORO MADRI TROIE E PARTORIENTI TROCLODITE MERDOSE DA DISINTEGRARE E AI PRETI VI AUGURO UN BUON NATALE E MALEDIZIONI A VOLONTÀ

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