La fine degli interessi che ruotavano intorno al famigerato centro d’accoglienza per richiedenti asilo (Cara) di Isola Capo Rizzuto (Crotone), determinata dagli arresti conseguenti all’operazione “Jonny”, sarebbe all’origine della rottura degli equilibri fra le cosche di ‘ndrangheta del Crotonese, colpite oggi dai fermi disposti dalla Dda di Catanzaro ed eseguiti dalla Polizia con l’operazione “Tisifone”.
E’ quanto emerge dagli atti dell’inchiesta che ha sventato una serie di omicidi, alcuni dei quali, secondo quanto riferito dagli inquirenti, sarebbero stati eseguiti, senza l’intervento delle forze dell’ordine, in questi giorni, a ridosso del Natale.
L’operazione “Jonny”, nel maggio 2015, porto’ all’arresto di decine di persone, evidenziando le ingerenze della cosca Arena nella gestione del centro d’accoglienza per migranti. I fermi disposti oggi dalla Dda sono 23.
Il business era talmente enorme, che non era il caso farsi la guerra, c’erano soldi per tutti. I soldi degli italiani:
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