“La Tunisia rifiuta categoricamente le espulsioni forzate dei propri migranti irregolari dai paesi d’accoglienza”.
Questa la delirante dichiarazione del ministro tunisino degli Affari sociali, Mohamed Trabelsi, precisando che il governo sostiene i loro diritti all’accesso ai servizi di base e all’integrazione nei paesi di accoglienza e non accetta il loro ritorno a meno che essi non abbiano manifestato questa intenzione.
Roba da matti. In pratica “mantenete i nostri cittadini”. Intanto la Ue ha aperto le proprie frontiere alle arance tunisine: noi ci prendiamo i loro prodotti, facendo marcire sugli alberi i nostri, e loro ci mandano anche i loro scarti umani, che poi non rivogliono indietro.
L’Italia dovrebbe bloccare ogni finanziamento alla Tunisia – e a tutti gli altri paesi africani – fino a che non si piegano a riprendersi i propri cittadini.
Ci sono 1,3 milioni di clandestini tunisini nel mondo. E paradossalmente, ci sono 600mila clandestini in Tunisia, a dimostrazione che il lavoro ci sarebbe.
Secondo Trabelsi, “il problema della migrazione irregolare può essere risolto solo ricorrendo alle convenzioni e alle riunioni internazionali”. In pratica, imponendo ai paesi europei i tunisini attraverso il Global Compact. Poveri popoli di quei paesi che l’hanno approvato.
L’Italia dovrebbe… Certo se non fossimo nella gabbia europea per cui non possiamo bloccare olio e arance tunisine se non lo permette l’Europa e questa non è che ci voglia un gran bene. per cui non possiamo fare niente. Naturalmente ci vuole + Europa! dove per Europa si intende la LUE.
Il clandestino non è un migrante e men che meno abusivo.