“Speriamo. Quello che uccide i cristiani, i nemici di Allah, è un nostro fratello. Da dove viene, viene. Però se uccide i cristiani è nostro fratello”.
Ecco, questo è quando diceva, intercettato, Mohsin Ibrahim Omar alias Anas Khalil, il 20enne profugo somalo in carcere a Bari dal 13 dicembre per terrorismo internazionale (islamico), commentando l’attentato a Strasburgo dell’11 dicembre.
2 pensieri su “Profugo somalo festeggia strage Strasburgo: “Ok uccidere cristiani””
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Quello che stermina i nibba è mio fratello, da dove viene viene.
Si fanno versare (alla Versace) e riempire di veleno la minestra che hanno nel piatto e sotto il muso…..
….la mamma poi gli dice di mangiarla tutta, sennò arriverà il lupo che si mangerà loro…….
…..ed infine protestano e si lamentano…….hi…hi..hi…
Que vive la franscià….avec italie en outre….