La Lega continua nella sua opera di smantellamento del sistema che rendeva la permanenza degli immigrati in Italia più conveniente.
Il Consiglio regionale della Lombardia ha dato il via libera all’abrogazione della legge sulla tutela degli immigrati extracomunitari e delle loro famiglie che prevedeva un sostegno ai Comuni per l’accoglienza degli immigrati. Una legge razzista.
La cancellazione era contenuta nel Collegato al bilancio regionale che è stato approvato oggi a maggioranza dall’Aula del Pirellone.
La norma risale al 1988. Contro la decisione si sono espressi i gruppi di Pd e Movimento 5 Stelle che, con due emendamenti, respinti dall’Aula, hanno cercato di mantenere in vigore la legge. Tanto per capire cosa pensano.
«La Regione a guida leghista sceglie di cancellare una legge per il sostegno ai comuni che organizzano l’accoglienza ai migranti. Era una legge datata, ma sarebbe stato giusto aggiornarla, non certo abrogarla. «Quella della Lega contro i migranti è una crociata cieca, che non risolve i problemi ma li aggrava» ha attaccato il capogruppo del Pd Fabio Pizzul.
«Non era un provvedimento inattuale – ha aggiunto Marco Degli Angeli dei 5 Stelle – andava aggiornato e reso compatibile con i nostri tempi anche perché tra gli elementi fondanti della Regione Lombardia c’è la promozione delle politiche di piena integrazione nella società lombarda degli stranieri residenti, in osservanza delle norme statali e comunitarie. Con l’abrogazione della legge 38 Regione Lombardia si trova dunque scoperta dal punto di vista legislativo su un tema di fondamentale importanza».
Quella del PD contro gli Italiani è una crociata a pagamento. Non hanno nemmeno la scusante della cecità.
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