Ai giardini dello spaccio Madre Teresa di Calcutta di Torino Maria è di colore (nero), il povero Gesù è mulatto e San Giuseppe è San Giuseppe. Gli altri personaggi, da pastorelli ai magi, arrivano da tutto il mondo.

La rappresentazione è stata inaugurata ieri mattina alla presenza del presidente della circoscrizione 7, il sinistro Luca Deri.

«Abbiamo voluto un presepe multietnico perché rappresenta il nostro quartiere», spiega il sinistro Gioacchino Perri. Anche il luogo è simbolico: i giardini Madre Teresa di Calcutta sono stati considerati a lungo uno degli angolo più pericolosi della città. “Vogliamo ribadire che gli spazi della città appartengono ai cittadini, tutti, di ogni colore e religione. Abbiamo scelto il presepe perché è un simbolo che tutti possono riconoscere, anche chi crede in un’altra religione”. Insomma, un presepe multirazziale in onore agli spacciatori nordafricani che infestano il parco.

Avete mai letto frasi più deliranti, l’espressione massima del Cristianesimo che viene manipolata per renderla ‘riconoscibile’ anche a chi cristiano non è?

E’ tutta colpa di Basaglia.