Aquarius ci deve 700 milioni di euro: spesi per i clandestini scaricati in Italia

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Ora che Aquarius è ufficialmente e definitivamente in disarmo, dopo il rifiuto di ogni Stato al mondo di dare una bandiera a chi voleva trafficare clandestini dall’Africa all’Europa – perché con i porti italiani chiusi il rischio era di vederseli recapitare a casa -, è tempo di fare i conti.

La nave Aquarius, un’imbarcazione di 77 metri che può arrivare ad ospitare fino a 750 clandestini, era stata noleggiata da Sos méditerranée Europa e gestita in partnership con Medici senza Frontiere.

Dall’inizio delle operazioni, insieme all’altra nave Med-Msf (Vos Prudence), ha traghettato in Italia, con la complicità del PD, oltre 27mila clandestini. Di questi, 18.923 prelevati direttamente davanti alla Libia, gli altri, oltre 8.000, presi a bordo tra quelli recuperati da altre imbarcazioni di ong o private.

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Un’enormità: in gran parte mantenuti, spacciatori e prostitute. E qualche assassino di ragazzine.

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Il governo italiano dovrebbe presentare il conto a questi scafisti umanitari.

Ci sono costati e ci stanno costando, tenendo conto di una permanenza media in centri di accoglienza di 2 anni: 27milax35x365x2 . Ovvero oltre 700 milioni di euro. Soldi vostri.

Ps. In precedenti articoli, sbagliando, avevamo tenuto conto di una permanenza media di 1 anno, in realtà sono minimo 2, ma molto spesso di più.