Pisa, case popolari prima a italiani: Pd vota contro

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Dopo la decisione di smantellare il campo nomadi di Ospedaletto, la nuova giunta leghista di Pisa raddoppia.

L’assemblea comunale ha approvato, con i voti favorevoli anche di 5 Stelle e Patto Civico, una mozione che impegna il sindaco “a verificare la reale entità dei patrimoni immobiliari all’estero dei cittadini stranieri richiedenti” ma anche di quelli italiani.

Clausola Ceccardi – “L’obiettivo – ha spiegato il capogruppo della Lega Alessandro Bargagna – è quello di far applicare il DPR 445/2000 che stabilisce che i cittadini extracomunitari, durante la partecipazione a bandi per l’accesso all’edilizia residenziale pubblica od altri interventi sociali, debbano necessariamente dimostrare di non possedere beni immobiliari nei paesi di provenienza, con atti formali validati da ambasciate o consolati. Una pratica però che nei fatti viene volutamente bypassata, perché basta presentare un’autocertificazione. Prima gli italiani”.

Il testo presentato dalla Lega, che prevedeva in un primo momento controlli solo nei confronti dei cittadini stranieri, è stato modificato nel corso della discussione con un emendamento dei 5 Stelle che hanno chiesto di estendere i controlli anche nei confronti dei cittadini italiani. “Ci sono anche cittadini italiani che hanno diverse proprietà all’estero non dichiarate e che entrano nelle varie graduatorie per i contributi, compresa quella delle case popolari. I controlli devono essere fatti nei confronti di tutti: il concetto deve essere ‘prima gli onesti'”. Una modifica accettata dalla Lega “in quanto questi tipi di verifiche – ha continuato Bargagna – nei confronti dei cittadini italiani, vengono già effettuate”.

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A votare contro la mozione la sinistra, Pd e Diritti in Comune: “La conoscenza dei patrimoni immobiliari all’estero – ha detto il consigliere del Pd Giuliano Pizzanelli – è irrealizzabile per molti paesi del mondo: molti non hanno nemmeno il catasto e sono colpiti dalla guerra. Immaginate di andare in Siria a fare una verifica sul patrimonio immobiliare e ditemi come può essere possibile”. Sulla stessa linea il commento di Ciccio Auletta, consigliere di Diritti in Comune: “Quello che state facendo non è diverso da quanto fatto a Cascina e a Lodi”.

Infatti. L’obiettivo è proprio mettere gli italiani in testa alle graduatorie, visto che non è possibile farlo in modo diretto per la Ue.

Osserva il deputato della Lega Edoardo Ziello: “Il Partito Democratico è nemico degli italiani. Il loro voto contrario alla nostra mozione per favorire gli italiani, nell’assegnazione delle case popolari, denota un’ostilità atavica nei confronti dei nostri connazionali a favore di chi arriva dall’altra parte del mondo”.

Il PD non tornerà mai più al governo.