Hanno vinto loro, due clan di zingari rom di Prato. A decidere la restituzione del malloppo il tribunale di Prato.
Scrissero gli inquirenti al momento del sequestro: “dopo aver valutato la perdurante pericolosità sociale di sette appartenenti allo stesso nucleo familiare di etnia Rom che nel tempo, servendosi anche di prestanome, sono riusciti a disporre di beni per un valore evidentemente sproporzionato rispetto ai redditi percepiti e dichiarati”
Invece, per il tribunale non sussisterebbe “una correlazione temporale tra le condotte delittuose contestate e i beni sequestrati”. Se li sono guadagnati.
I clan Ahmetovic e Halilovic potranno così rientrare in possesso di un valore di oltre due milioni e mezzo di euro: una villa, diverse polizze e conti correnti, gioielli.
Nonostante l’esistenza di questo ingente patrimonio, ad una delle due famiglie era stato assegnato anche un alloggio popolare: perché nullatenenti.
L’assegnazione dell’appartamento era stata poi revocata a seguito delle indagini delle Fiamme gialle. Chissà se ora riavranno anche quello.
E se le Fiamme Gialle indagassero per bene la situazione patrimoniale di questi giudici tra un paio di mesi?