Pamela, Traini scrive dal carcere: “Oseghale aveva dei complici”

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“Resto del parere che vi siano stati altri complici che hanno aiutato Oseghale e confido che venga passato al setaccio tutto il contesto di luoghi e ambienti in cui si spostò Pamela”. E’ quanto scrive Luca Traini, il 29enne autore del raid a colpi di pistola contro spacciatori e immigrati a Macerata. Vendetta messa in atto dopo l’omicidio di Pamela Mastropietro.

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Traini, che è stato condannato in primo grado a 12 anni di carcere per strage aggravata dall’odio razziale, pur non avendo fatto alcuna strage, ha scritto al giornale locale Cronache Maceratesi. Vuole dire la sua sul rinvio a giudizio del pusher nigeriano Innocent Oseghale per omicidio, vilipendio e occultamento di cadavere e violenza sessuale per la morte di Pamela.

Una morte – ricorda – che ha fatto da “miccia” al “mio folle raid”. Traini esprime anche un giudizio positivo sul fatto che Oseghale sarà processato con rito ordinario, quindi senza sconti di pena; “la magistratura ha dato un segnale forte – scrive tra l’altro -…ogni testimonianza di chi ha incontrato la Mastropietro in quei giorni può portare a nuovi sviluppi”.

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Il legale di Traini, l’avv. Giancarlo Giulianelli ha riconosciuto la firma: sapeva che il suo assistito voleva fare qualche dichiarazione, “ma oggi l’ho visto e non mi ha detto nulla”.

«Mi rivolgo a lei volendo utilizzare il suo quotidiano per commentare gli ultimi fatti di cronaca, relativi al processo di Innocent Oseghale. La morte di Pamela Mastropietro è stata per me “la miccia”, che ha innescato il mio folle raid per le vie di Macerata, ancora oggi è una vicenda che mi tocca moltissimo… In questa udienza preliminare, la magistratura ha dato un segnale forte, rigettando la richiesta di rito abbreviato presentata dai legali del nigeriano. La famiglia di Pamela, che non ha accettato le scuse di Oseghale, ha giustamente ottenuto che si svolga con un rito ordinario, così che… non vi sia nulla di intentato! Ogni testimonianza di chi ha incontrato la Mastropietro in quei giorni può portare a nuovi sviluppi. Resto del parere che vi siano altri complici che hanno aiutato Oseghale, e confido che venga passato al setaccio tutto il contesto di luoghi e ambienti, in cui si spostò Pamela».




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