Vaticano e chiese-moschee: dichiarazioni contrastanti

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AGGIORNAMENTO: Altri giornali riportano una dichiarazione leggermente differente che però assume un significato completamente diverso rispetto a quella del giornale locale riportata da Vox.

“Se in un quartiere o in una città sorgono nuove necessità di culto da parte della comunità islamica – ha però continuato il cardinale -, allora si deve costruire una moschea, con tutte le condizioni d’uso necessarie”.

Quindi, in questo caso, non chiese che diventano moschee ma nuove moschee. Il risultato è lo stesso, ma il senso dell’articolo cambia completamente, quindi modifichiamo il titolo.

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Il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra e del Consiglio di Coordinamento fra Accademie Pontificie, in un’intervista pubblicata sul Messaggero di oggi, parla delle chiese dismesse e conferma l’allarme lanciato da Vox:

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Bergoglio dà via libera a vendita chiese, diventeranno moschee

Prima sembra respingere l’idea di trasformarle in moschee, poi apre. Un delirio. Questi c’hanno già venduto.

«Le identità sono troppo diverse tra questi due luoghi di culto – ha dichiarato Ravasi a proposito della proposta di trasformare le chiese in moschee per favorire l’integrazione -. Ma se sorgono necessità ecco che la moschea sarà un segno nuovo dentro un quartiere, come del resto è avvenuto in tante città americane. Purtroppo – ha aggiunto – i cristiani europei stanno perdendo valore e identità ed è un problema di tipo pastorale, culturale e sociale».

Stanno perdendo identità perché fate schifo. Perché entrare in chiesa, quando ci siete voi?




Un pensiero su “Vaticano e chiese-moschee: dichiarazioni contrastanti”

  1. Per quanto io disprezzi i preti non bisogna sottovalutare la potenza del simbolo: la gente è abituata a seguire i simboli e se loro rinunciano al possesso del loro simbolo che viene seguito anche in battaglia da oltre duemila anni sarebbe sciocco sperperare un simile patrimonio. Se loro lasciano cadere la loro bandiera dobbiamo essere pronti a raccoglierla: la gente si radunerà intorno al simbolo e sarà l’alba di una nuova era.

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