Anziana uccisa dalla lesbica della figlia: che poi va a farsi una birra

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Confermata in appello la condanna a 30 anni di reclusione per Renate Kette, la lesbica che nel maggio del 2016 uccise l’anziana Danielle Chatelain nell’appartamento di via Oberdan a Perugia. Kette era stata la ‘compagna’ della figlia dell’anziana uccisa e, dopo la sua morte, era rimasta a vivere con Danielle che le aveva dato ospitalità.

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Ma la vittima non si sentiva al sicuro: Kette infatti, secondo quanto emerso nel corso delle indagini, era a volte violenta con lei, tanto che in più di un’occasione, l’anziana era andata a dormire a casa di amici lasciando la propria, perché aveva timore a rimanere in casa con lei. Dopo aver ucciso l’anziana sbattendole la testa contro i gradini delle scale, Kette uscì a bersi una birra, poi chiamò la polizia.