Nave spagnola carica di clandestini: “Vogliono venire in Italia”

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“Il governo spagnolo ha avviato le pratiche con i governi di Italia e Malta, le cui coste sono vicine a dove si trova l’imbarcazione, con l’obiettivo di favorire una soluzione alternativa, rapida e soddisfacente” per accoglierli, spiega in una nota la vice premier spagnola Carmen Calvo, riferendo che davanti al peggioramento delle condizioni meteo l’imbarcazione si è diretta verso Lampedusa.

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Sul caso del peschereccio spagnolo amico dell’ong catalana Open Arms, che l’altro giorno ha tentato di fregare i clandestini ai libici per portarli in Italia:

VIDEO incastra amici Ong: stavano per fare una strage

Il capitano della nave ora piange. Ha paura che i clandestini si rivoltino.

“Il nostro maggior timore è che alla vista delle autorità libiche si possa scatenare una rivolta a bordo”, ha detto ai media spagnoli Pascual Durá, capitano del peschereccio Nuestra Madre de Loreto, con bandiera spagnola e base a Santa Pola (Alicante). Perché i clandestini “non vogliono sentire parlare di tornare in Libia”: ovviamente non hanno pagato per questo.

Il capitano del peschereccio, che naviga a circa 100 miglia da Tripoli e a 120 miglia da Malta, ha inoltre riferito che l’equipaggio è “un pò impaurito” dalla minaccia dei migranti di lanciarsi in mare e lasciarsi morire annegati, pur di non tornare in Libia. “I porti di Italia e Malta sono chiusi per noi ed è l’unica via d’uscita che loro considerano”, ha lamentato, cercando di impietosire in combutta con il kapò di Open Arms, Pascual Durá, citato da El Pais. “Parliamo tanto di solidarietà fra europei, ma sia Italia che Malta hanno dimostrato scarsissima comprensione, mentre la Spagna fa quel che può”, ha aggiunto. Tuttavia l’ordine ricevuto dal capitano dalle autorità spagnole è “di aspettare una pattuglia libica che verrà a prendere i migranti”.

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Il ministro degli esteri spagnolo Borrell ha detto che “la situazione non è urgente” e che, per questo motivo, il peschereccio resta in attesa. Il ministro ha riconosciuto che ci sono contatti per tentare di prendere una decisione, ma ha escluso che si tratterà di una “decisione europea” perché non ci sono meccanismi per dare una risposta sufficientemente elaborata.

Il fondatore dell’ong, Oscar Camps, ha criticato le trattative in corso per rispedire i migranti in Libia, spiegando che i porti del Paese nordafricano non possono essere considerati sicuri.

Portateli in Spagna. La Libia è porto sicuro, insicuri sono i nostri porti quando ce li scaricate in Italia.

Ps. Avvenire, giornale dei vescovi, continua a spacciare la bufala nonostante il video della GC libica chiarisca – in modo inequivocabile – la responsabilità degli spagnoli:

“Siamo quasi senza gasolio e la tensione sulla mia nave è altissima, ma rifarei quello che ho fatto, perché siamo tutti…

Posted by Mediterranea Saving Humans on Wednesday, November 28, 2018