Il cardinale di Bergoglio: “Guai parlare male di migrazioni”

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Il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, grande sponsor del Global Compact dell’Onu sulle migrazioni, ha invitato a opporsi alla “narrativa negativa” in materia di immigrati.

Come se la verità, come insegna il Vangelo, non fosse una sola.

“Nel dibattito sulla relazione tra la migrazione e lo sviluppo – ha scritto il ‘ministro degli Esteri’ della Santa Sede – non è stato pienamente riconosciuto il contributo apportato dai migranti al progresso dei paesi di destinazione”.

“Come ha affermato san Giovanni Paolo II nel 1992 – ha continuato Parolin all’interno della sua riflessione – molti migranti vivono e operano nella società di adozione già da tempo. Si tratta – ha aggiunto – di persone che… attendono di essere riconosciuti come parte integrante nella società di cui condividono le vicende e l’impegno per lo sviluppo economico e sociale”.

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Gli esponenti politici e gli operatori del mondo dell’informazione, nel caso assecondino questa “narrativa negativa”, vengono invitati a cambiare registro, sostenendo “una visione positiva della migrazione, dissipando pregiudizi e paure, e abbandonando la cultura dominante dello scarto e del rifiuto, come Papa Francesco ha ripetutamente chiesto”.

Quesi hanno un desiderio nemmeno troppo taciuto di essere culturalmente sodomizzati.