Ambasciatore italiano a Tunisi aiuta Ong nemiche dell’Italia a tornare in mare

Vox
Condividi!

Notizia incredibile:

Gli equipaggi della navi Mar Jonio di Operazione Mediterranea e della Ong spagnola Open Arms, accompagnati nella missione da alcuni giornalisti di testate internazionali oltre alle italiane Avvenire e Repubblica, dopo 48 ore di stallo sono stati autorizzati a lasciare l’area doganale del porto di Zarzis, in Tunisia dove erano bloccati da domenica 25 novembre.

VERIFICA LA NOTIZIA

L’approdo della nave Mar Jonio era avvenuto sabato notte per uno scalo tecnico, necessario non solo per fare rifornimenti, ma soprattutto in vista di un peggioramento delle condizioni metereologiche in mare nei giorni successivi.

Questa mattina di fronte all’ufficio della polizia di frontiera si era ripetuto lo stesso copione e a quel punto era dovuto intervenire l’ambasciatore italiano a Tunisi Lorenzo Fanara contattato dal parlamentare Nicola Fratoianni.

Il diplomatico ha fatto sì che i passaporti dei 22 italiani coinvolti fossero restituiti dopo che erano stati trattenuti dalle autorità doganali già da domenica mattina, dopo il primo tentativo di ingresso. A distanza di altre 4 ore è stato dunque consentito agli equipaggi delle due navi di muoversi liberamente per la città e poter provvedere ai rifornimenti necessari.

Vox

Quindi abbiamo l’ambasciatore italiano a Tunisi che aiuta le ong che vogliono traghettare clandestini in Italia a riprendere il largo. E lo fa su pressione di Nicola Fratoianni, deputato assenteista di un partito appena sciolto.

Del resto non sorprende molto, visto che a nominarlo è stato il governo abusivo di Renzi:

Il vice di Cornado alla Farnesina, Lorenzo Fanara, la promozione l’aveva già avuta a luglio: come ambasciatore a Tunisi, al posto di Raimondo De Cardona, una sede sovradimensionata (è sempre andata a un ministro plenipotenziario) per un giovane consigliere d’ambasciata. Ma d’altra parte lui, originario di Agrigento come Angelino, ne era stato vice capo di gabinetto.

Salvini lo sa che l’ambasciatore pagato lautamente dai contribuenti italiani, invece di impegnarsi per aumentare i rimpatri e diminuire gli sbarchi di tunisini, si preoccupa di favorire il lavoro della flotta umanitaria delle ong? Dei nemici dell’Italia?