Il caso di una ragazzina molestata sessualmente su un treno tedesco ha fatto scandalo nei media locali. La mamma ha pubblicato su Facebook una sorta di avviso di ricerca per trovare l’individuo che colpevole di aver molestato sessualmente sua figlia.

Poco dopo, un portavoce della polizia federale ha confermato che l’attacco era noto e che la questione era stata risolta. La pubblicazione originale della madre è stata rimossa da Facebook.

Diverse foto di un uomo dalla pelle scura seduto su un sedile nello scompartimento del treno – il molestatore – erano sono state allegate al messaggio di Facebook: “Chi conosce quest’uomo? ” Aveva scritto la madre sul social network. L’avviso di ricerca informale è stato condiviso da più di 10.000 utenti.

Pochi giorni dopo, la polizia di Friburgo ha pubblicato su Facebook una post che condanna l’iniziativa della madre, mostrando una versione modificata e sfocata della foto originale con un chiaro messaggio: “Non così!”.

La polizia ha scritto:”Vogliamo sottolineare che la pubblicazione di fotografie senza il consenso della persona rappresentata, è un reato penale che sarà perseguito dalla polizia in caso di reclamo”.

La polizia tedesca è ormai al servizio di Mordor. Conta più la privacy del criminale nero che la giustizia per la vittima.