Bloccato peschereccio: trainava barcone clandestini in Italia

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Sei componenti l’equipaggio del peschereccio che rimorchiava un’imbarcazione con 68 clandestini sono stati fermati dalla guardia di finanza di Agrigento per favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina.

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E’ una delle nuove strategie dei trafficanti per trasferire i clandestini dalle coste del Nord Africa a quelle siciliane.

Il procuratore Luigi Patronaggio – quello che voleva arrestare Salvini – ha finalmente aperto un’inchiesta che ha portato al fermo dei presunti trafficanti di uomini. Hanno dai 23 ai 38 anni e sono tutti egiziani. I sei, secondo quanto è emerso dalle indagini, avevano fatto imbarcare in Libia 68 clandestini.

È la tecnica del peschereccio “madre”. L’hanno adoperata i sei egiziani, per trainare quella che apparentemente era una barca in legno del tipo utilizzata per stendere le reti in mare, avvistata prima da un velivolo del dispositivo di Frontex e successivamente da un elicottero della marina militare italiana imbarcato su nave “Carabiniere” operativo nell’ambito dell’operazione Mare sicuro. Un successivo controllo ha permesso di evidenziare che il peschereccio stava facendo rientro verso il Nord Africa e la barca, invece, stava facendo rotta verso Lampedusa.

Riguarda lo sbarco dell’altro giorno a Lampedusa.

Nave “Carabiniere” ha inseguito il peschereccio e, una volta raggiunto, gli ha impedito l’ingresso nelle acque territoriali libiche, mentre la barca, con a bordo 68 clandestini, di origine bengalese, egiziana e marocchina, entrava in acque italiane e veniva agganciata dal pattugliatore “Monte Cimone” della guardia finanza e trainata fino al porto di Lampedusa: ridicolo, andavano riportati in Libia, fregandosene della Ue.

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Avviate le indagini, coordinate dalla Procura di Agrigento, è stato accertato che il peschereccio libico bloccato era l’imbarcazione “madre” ed è stato abbordato da un guardiacoste delle Fiamme gialle, con la protezione di fucilieri della brigata San Marco imbarcati su nave Carabiniere. Trainato a Lampedusa, dopo ulteriori indagini, i sei egiziani dell’equipaggio sono stati fermati su disposizione della Procura di Agrigento.

Non è il primo caso, ma tanto poi i giudici liberano i ‘pescatori’:

Tribunale scarcera 6 scafisti: trainare clandestini in Italia non è reato

Ricordiamo che proprio in questi giorni, a Zarzis in Tunisia, è in corso un incontro tra le famigerate Ong Open Arms, SeaWatch e Mediterranea con i ‘pescatori’ tunisini: stanno affinando la nuova strategia per trafficare.