Amazon chiama la polizia per obbligare lavoratori a produrre di più

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Amazon ha chiesto alla polizia, in Spagna, di intervenire durante uno sciopero di massa in un magazzino alla periferia di Madrid, secondo quanto riportato dai media locali.

Amazon voleva la presenza della polizia nel magazzino per “garantire che la produttività rimanesse alta all’interno del centro di smistamento”, mentre i lavoratori inscenavano la loro protesta all’esterno, secondo il quotidiano spagnolo El Confidencial.

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Una fonte del sindacato spagnolo CCOO, che ha aiutato a coordinare gli scioperi, ha dichiarato che Amazon “voleva inviare la polizia all’interno del magazzino per spingere le persone a lavorare”.

Amazon ha fortemente negato le affermazioni e l’ha definita “il peggior tipo di disinformazione”.

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La disputa è scoppiata mentre migliaia di lavoratori di Amazon in tutta Europa hanno organizzato scioperi per il Black Friday per protestare contro le condizioni di lavoro. Circa 1.600 in Spagna.

Il capitalismo senza frontiere è il comunismo sotto altre spoglie. Perché il libero mercato esige una molteplicità di attori, mentre il liberismo senza regole e frontiere, invece, riduce la concorrenza concentrando il potere economico – e non solo – in pochi megacorporazioni che somigliano, sempre di più, alle gerontocrazie dei partiti comunisti dell’Est.

Non c’è differenza, alla fine del percorso, tra Amazon che diventerà unico distributore globale, Google che diventerà unico motore di ricerca e così via, e i monopoli nei Paesi comunisti: con una differenza, le corporazioni saranno terribilmente efficienti. E’ in gioco la nostra libertà, gli Stati nazionali devono creare leggi antitrust contro i monopoli.