Parenti trovano da soli 36enne scomparso, morto in lago: non era clandestino

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In tutti questi giorni non si erano rassegnati e quotidianamente si erano recati in Sila setacciando palmo a palmo l’area del Lago Ampollino per risolvere il mistero legato alla sua scomparsa. Oggi gli sforzi di parenti ed amici di Marco Aidala, il 36enne di Stalettì (Catanzaro) scomparso in Sila il 2 novembre scorso, hanno raggiunto un risultato con il ritrovamento del corpo dell’uomo.

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Il cadavere é stato visto galleggiare nelle acque del lago a circa settecento metri dalla riva. Sono stati avvertiti così i carabinieri ed i vigili del fuoco, che hanno provveduto al recupero del cadavere.

Attraverso l’autopsia si cercherà adesso di accertare le cause della morte di Aidala, che era un appassionato di pesca.
Si fa strada l’ipotesi della caduta accidentale dell’uomo nel lago, con la conseguente morte per annegamento, ma non si esclude del tutto quella del suicidio.

Alcuni giorni fa per cercare dei clandestini sulla neve:

CLAVIERE (ORE 1.30) – Sono stati salvati 10 dei 14 migranti del Mali dispersi questa notte sulle montagne tra Cesana e Claviere, nella zona del Col Saurel, al confine con la Francia. Erano rimasti bloccati nella neve: ora stanno tutti bene e sono stati trasportati con le ambulanze della croce rossa al centro di accoglienza di Oulx. Vigili del fuoco e soccorso alpino continuano le ricerche nella neve, ad alta quota, in modo da capire se ci sono altre persone ancora da recuperare o se l’operazione è conclusa. Sono parecchi infatti i gruppi di migranti che ogni notte passano da quei sentieri per raggiungere la Francia. Sul posto stanno intervenendo varie squadre di vigili del fuoco e soccorso alpino, insieme ai militari della Finanza di Bardonecchia, carabinieri e croce rossa.

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Alcuni giorni fa per cercare clandestini in mare:

Non si sono mai fermate le ricerche degli otto migranti dispersi a largo di Sant’Antioco a seguito del naufragio di un barchino. Durante la notte le motovedette hanno perlustrato l’area vicino all’isola del Toro e questa mattina tutte le operazioni sono state intensificate con la speranza di trovare qualche traccia dei dispersi.

Ieri il mare ha riconsegnato il corpo del secondo migrante, ma al momento degli altri nessuna traccia. Al lavoro ci sono le motovedette della Guardia costiera e quella delle Fiamme gialle. In volo anche l’elicottero della Capitaneria e quello della Guardia di finanza che stanno perlustrando l’area. Segnalazione è stata inviata anche alle navi mercantili e ai pescherecci in transito. Pattuglia di carabinieri e polizia a terra perlustrano la costa, ma al momento nessuna traccia dei dispersi. Il pm Rita Cariello ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di naufragio.

Quindi, se sei un cittadino italiano disperso, che ha pagato le tasse per anni, ti devono cercare i parenti. Se sei un fottuto clandestino, si muove l’apparato dello Stato con elicotteri e tutto il resto. Sempre a spese dei contribuenti: anche di te che sei morto affogato in un lago.




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