Questa notte si è verificato l’ennesimo caso di Ong che hanno messo a rischio la vita di clandestini per portare avanti il proprio sporco business.
Tutto è iniziato quando, secondo l’ong Mediterranea dei centri sociali (una delle tre ong tornate a caccia a largo della Libia), l’organizzazione del prete trafficante li avrebbe messi in contatto con un barcone in affondamento:
Fornendo coordinate sbagliate che hanno rischiato di impedire alla guardia costiera libica di individuare i clandestini.
Poi individuati e riportati a Tripoli:
La cosa grave è che a bordo della nave dei centri sociali ci sono gli inviati dai Avvenire, giornale dei vescovi finanziato dai contribuenti italiani. E diffondono notizie false:
3/3 Per fortuna per l'incolumità dei migranti, la Guardia Costiera Libica salva i 120, e non riporta notizie di morti annegati.
Pure la nota anima bella @scandura di @RadioRadicale sembra dissociarsi dagli umanitari per "business". https://t.co/qVgZV8CJqV— Francesca Totolo (@francescatotolo) 24 novembre 2018
Questa guerra psicologia di informazione attraverso la diffusione di fake news umanitarie da parte di Avvenire, ricordiamo la bufala dei video dei clandestini torturati in Libia poi risultati essere stati girati in Brasile, non solo tenta di creare un clima che metta in difficoltà Salvini (come se alla maggioranza degli italiani interessasse la fine che fa chi paga migliaia di euro per venire qui a spacciare), ma mette anche a rischio annegamento gli stessi clandestini.
Non vi sono bastati i centinaia di milioni di euro incassati finora, a voi della CEI?
Nonostante questo, i cazzari dell’Ong dei centri sociali:
Continui naufragi, continui ritardi nei soccorsi, continue notizie su persone che rischiano la vita trattate con colpevole negligenza. Tutto questo non è accettabile, tutto questo non è legale: non smetteremo mai di denunciarlo.#SavingHumans #United4Med
— Mediterranea Saving Humans (@RescueMed) 24 novembre 2018
Hanno dato informazioni false per tutta la giornata di ieri. Riportate senza alcuna verifica da tutti i media di distrazione di massa: e continuano.