Lombardia, lezioni anti-terrorismo a studenti islamici

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Via ai corsi anti-fondamentalismo islamico nelle scuole della Lombardia.

Ieri, nel corso dell’incontro «Gli strumenti educativi nella prevenzione ad ogni forma di estremismo violento», ospitato presso la scuola «Cremona Zappa» di viale Marche, sono stati presentati gli esiti delle attività formative svolte da cinque scuole lombarde: gli istituti superiori «Oriani Mazzini» di Milano e Pesenti di Bergamo, e gli istituti comprensivi di Nuvolento (Brescia), Mandello del Lario (Lecco) e Sondrio centro

La legge è intitolata «Interventi regionali di aiuto e assistenza alle vittime del terrorismo e di informazione, formazione e ricerca per conoscere e prevenire i processi di radicalizzazione violenta». È stata approvata a novembre 2017, animata da un proposito innovativo: intervenire sul piano ideologico per prosciugare il clima d’odio in cui prolifera la minaccia jihadista: «Grazie alla legge regionale – spiega l’assessore regionale Riccardo De Corato – insieme all’Ufficio scolastico regionale abbiamo messo in campo nuovi strumenti in grado di contrastare la diffusione di idee radicali ed evitare che queste, attraverso il cosiddetto proselitismo o indottrinamento ideologico, possano sfociare in estremismi».

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«Secondo i dati – ha detto De Corato – gli alunni stranieri sono in crescita. Nel 2015 da uno studio del Centro nazionale di ricerca francese effettuato su 7mila studenti è emerso che un giovane ogni tre intervistati aderiva al fondamentalismo. Il 32% non condannò completamente gli attacchi contro Charlie Hebdo e gli altri attentati a Parigi e, tra gli studenti delle scuole superiori, addirittura il 70% non considerò colpevoli gli autori dei due attacchi».

«Come dimostrato da questo studio – ha concluso De Corato – il multiculturalismo diffuso obbliga la scuola a uno sforzo che non è solo quello dell’integrazione, perché i ragazzi spesso riescono a integrarsi da soli, ma soprattutto quello dell’educazione affinché il fondamentalismo venga ripudiato e respinto».

Ridicolo. Con tutta la simpatia per De Corato, pensare di risolvere un problema demografico con lezioni di ‘moderazione’ a scuola è demenziale.

Il problema è a monte, il problema è che non dovrebbero essere qui. E su questo dobbiamo lavorare.