Sono centinaia le persone scese in strada ieri sera a Tijuana, in Messico, per protestare contro l’arrivo di migliaia di clandestini provenienti dal Centro America che stanno tentando di entrare illegalmente negli Stati Uniti.
Finora sono quasi 3’000 i clandestini che hanno raggiunto Tijuana, ma il Governo federale stima che il loro numero potrebbe presto aumentare fino a 10’000. Secondo il sindaco, Juan Manuel Gastelum, la città non è preparata a sopportare questa “orda”:
I residenti sono scesi in piazza a circa un chilometro dal confine statunitense, sventolando bandiere messicane, cantando l’inno nazionale, urlando slogan come “Fuori! Fuori!” e denunciando “un’invasione” di clandestini.
A tutti piacciono i ‘migranti’, fino a che passano e se ne vanno. Ma quando rimangono bloccati, allora…
Lo stato di creazione di odio studiato a tavolino da certi bastardi ed usato come arma per i polli che cascandoci si scannano tra loro.
Con questo non voglio certo affermare che l’immondizia che ci scaricano in territorio sia da coccolare, anzi…. ma vogliate riflettere
su questa non tanto fantascientifica ma comunque storica (già adoperata nel tempo da alcune dittature) evenienza.
Poi traete le vostre conclusioni e regolatevi
PARTORIENTI COLPEVOLI DI QUESTA INVASIONE DOVETE MORIRE TUTTE QUELLE TROIE CHE PARTORISCONO COME CONIGLI E SPARPAGLIANO CRIMINALI NEI PAESI IN SVILUPPO.