Il Decreto Salvini, una pietra miliare nella lotta all’invasione – un primo, ineludibile e irrinunciabile passo nella lotta all’invasione – è all’esame della commissione Affari costituzionali prima di andare in Aula per il sì definitivo. Un passaggio scontato.
Ma 19 deputati (non decisivi) del Movimento 5 Stelle (zecche rosse della banda Fico) hanno inviato una mail al capogruppo Francesco D’Uva per chiedere di cambiare il decreto attraverso la presentazione di emendamenti con l’apertura di “un tavolo di confronto interno”. Roba da DC d’altri tempi, roba inaccettabile.
Già in Senato il dl aveva portato cinque esponenti del M5S a non votare la fiducia al governo e, quindi, ad una prossima espulsione dal movimento. Ora tocca ai loro colleghi alla Camera.
Il decreto è infatti considerato “chiuso” dal governo e in particolare dal ministro Matteo Salvini. Non c’è tempo da perdere con i residui da centro sociale riparati nel M5s, tutt’al più potremmo usarli per gli inceneritori. Come dipendenti, che avete capito…
Semmai, questi diciannove sventurati, insieme al loro boss, li obbligheremmo a passare una notte in un edificio abbandonato di San Lorenzo, Roma. In compagnia di Oseghale e dei quattro assassini di Desirée.
FICO NON SA UNA FICA SECCA.