Mamma italiana sfrattata nella stessa città dove Caritas accoglie madri straniere

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Una mamma vedova e con figlio a carico che ora rischia lo sfratto.

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Questa e la situazione che sta vivendo M. B. vedova cinquantenne che dalla morte del marito vive in una condizione di forte disagio economico. Costretta ad abbandonare il tetto coniugale non potendosi più permettere un fitto, e con un bimbo piccolo di appena tre anni, per non finire per strada ha occupato abusivamente un alloggio popolare.

“A dire la verità più che di un appartamento si tratta di un enorme stanza con un piccolo bagno e una camera da letto condivisa con il figlio ormai ventenne, e priva di riscaldamento e acqua, visto che l’ Acea trattandosi di occupazione abusiva si rifiuta di ripristinare il servizio idrico, fatto questo che la costringe a riempire taniche e bottiglie per l’ igiene intima e per cucinare. Senza dubbio occupare un alloggio popolare è sempre un irregolarità, ma se l’ alternativa è dormire per strada con un figlio che all’epoca aveva pochi anni giustifica almeno in parte questo gesto. I servizi sociali del comune di Sora conoscono questa vicenda ma più di qualche sussidio una-tantum non sono riusciti a dare. In un colloquio avvenuto qualche tempo fa addirittura era stata proposta la sistemazione in una casa famiglia che però potrebbe voler dire separare una madre da proprio figlio e questo per noi è inaccettabile. Quello che facciamo noi è un appello alle istituzioni e al sindaco De Donatis, affinché si trovi una soluzione che permetta a questa madre di continuare a vivere in quella casa. Noi ancora una volta restiamo sconcertati dal fatto che decine di immigrati continuano ad essere accolti in strutture confortevoli, mentre i cittadini sorani debbano essere costretti a vivere in queste condizioni di cui nessuno sembra interessarsi. Ci appelliamo a chiunque possa offrire aiuto e sostegno a questa donna, che sia un lavoro o un aiuto di altro genere non importa, quello che conta è che si riesca a trovare una soluzione a questa problematica. Dal canto nostro siamo disposti a tutto affinché questa madre non venga assolutamente cacciata da quella casa e siamo sicuri che tanti altri sorani saranno disposti a questo”, denuncia la sezione locale di CasaPound.

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Intanto, in città si registra l’arrivo di nuovi immigrati, per l’esattezza sette donne con figli a carico ospiti di un centro Caritas. E ci sono diversi profughi ospitati in appartamenti, che ogni tanto spacciano.

Quindi, ricapitolando. In Italia, in una città italiana, si ospitano donne straniere con figli, magari arrivate con voli umanitari, e si sfrattano quelle italiane.




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