La protesta è essenzialmente contro i controlli anti-spaccio davanti alle scuole
Violento corteo «No Salvini day» organizzato dai collettivi studenteschi di estrema sinistra: vogliono meno sicurezza e spaccio libero davanti alle scuole, in aperta contestazione con il vicepremier e ministro dell’Interno che ha aumentato i controlli contro gli spacciatori nigeriani in prossimità degli istituti.
Due tronconi composti da poche centinaia di partecipanti sono partiti da largo Cairoli e da piazza Oberdan e si riuniranno in via Broletto. Una delle soste è stata al consolato degli Stati Uniti, per manifestare solidarietà alla «carovana» di clandestini che vuole dilagare negli Stati Uniti.
Nel corso della manifestazione, sono state bruciate bandiere della Lega e anche del Movimento 5 Stelle.
Nei giorni scorsi, per pubblicizzare il corteo, erano stati affissi alcuni manifesti con Salvini nei panni di un ratto e altri con il vicepremier colpito con un libro da uno studente.
Sono una manciata di poveri dementi che non dovrebbero andare a scuola, ma in miniera.
La risposta di Salvini:
Bruciare bandiere, immagini, simboli, libri… Non è bello.
Noi all'odio e all'ignoranza risponderemo comunque sempre con le idee e con il sorriso, amici. pic.twitter.com/GW5wMSQpPa— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 16 novembre 2018
POVERI INCOSCHENTI.