Milano, violenza sessuale sul bus: immigrato salta addosso a studentessa

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Appena è salito sul bus si è seduto accanto a lei. E guai a lamentarsi, sarebbe razzismo. Poi, ha iniziato a stringerla sempre di più contro il finestrino. Inutile tentare di ignorarlo: il migrante, per ‘attirare la sua attenzioen’, le ha tirato un calcio e subito dopo si è abbassato la zip dei pantaloni.

Poi le è letteralmente saltato addosso, iniziando a toccarla e palpeggiarla. La ragazzina ha gridato e chiesto aiuto e lo ha fatto finire in manette.

Il cittadino indiano con precedenti, clandestino e senza fissa dimora – è stato arrestato giovedì pomeriggio dai carabinieri con l’accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti della studentessa 17enne.

Gli abusi sono avvenuti verso le 14 su un autobus della linea 63. Il 23enne clandestino, stando a quanto accertato dai carabinieri, è salito a bordo alla fermata di Bisceglie e ha subito scelto la sua “preda”. Dopo qualche frase pronunciata in indiano, ha iniziato a palpeggiarla e a strusciarsi contro di lei.

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La studentessa, spaventata, ha chiesto aiuto gridando e ha ordinato all’aggressore di smetterla. Le richieste della ragazzina non sono sfuggite all’autista del pullman, che proprio in quei momenti è stato raggiunto da un’altra passeggera – anche lei giovanissima – che gli ha detto di chiamare le forze dell’ordine.

Dopo aver dato l’allarme, il conducente ha attirato l’attenzione di una pattuglia di militari e li ha fatti salire a bordo. Una volta in caserma, stando a quanto appreso, era convinto che sarebbe stato soltanto denunciato, era abituato così: invece no, la pacchia è finita, in carcere. Ma per quanto?

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Chissà cosa avrà pensato, oggi la vittima, dei suoi colleghi di scuola di estrema sinistra, che hanno manifestato contro Salvini e per l’immigrazione, anche a Milano:

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