Magistrati contro Salvini: “Decreto non rispetta Costituzione”

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Il Csm contro il decreto Salvini. La Sesta Commissione del Csm ha inviato una bizzarra relazione al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.

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Il documento che mercoledì sarà all’esame del plenum è stato approvato all’unanimità. I relatori sono il laico Alberto Maria Benedetti (M5s) e il togato Paolo Cricuoli di Magistratura Indipendente. Il Csm avrebbe ravvisato diverse “criticità” nel provvedimento. La Commissione ha sottolineato il fatto che il decreto non “rispetterebbe gli obblighi e le garanzie” previste dalla Costituzione. “Il legislatore – si legge nel parere – non individua i parametri in base ai quali il questore può decidere di trattenere o meno lo straniero, in tal modo accordandogli una discrezionalità svincolata da qualsiasi tipizzazione dei presupposti di esercizio come tale non conforme al grado di garanzie richieste dall’articolo 13 della Costituzione”.

E “l’ampliamento della categoria dei reati-presupposto del diniego o revoca della protezione internazionale appare per talune fattispecie non pienamente rispettoso degli obblighi costituzionali derivanti dagli articoli 10 e 117 della Costituzione”. Insomma il Csm di fatto prova a “smontare” il dl Sicurezza che è una delle proposte principali dell’azione di governo leghista. Il parere rileva poi l”estensione della “gamma della manifesta infondatezza delle domande di protezione a ipotesi di difficile inquadramento o eccessivamente valutative” così come è ritenuto “troppo indeterminato” il presupposto per l’ipotesi di detenzione amministrativa.

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Questi stuprano le pensionate sulle spiagge, fanno a pezzi le ragazzine, e il consiglio superiore della magistratura, un organo di nominati, si permette di mettere in discussione un decreto votato dal Parlamento? E’ tempo di rovesciare la magistratura come un calzino.

Finché avremo magistrati – e politicanti – che si preoccupano più di teoriche garanzie costituzionali dei nigeriani, invece che della sicurezza dei cittadini italiani, non ne usciamo: urge una completa rivoluzione del sistema giudiziario italiano. E dell’architettura costituzionale: perché se davvero la Costituzione garantisce i clandestini invece dei cittadini, allora va riscritta. Anche perché non ce l’ha inviata Dio, ma un branco di cattocomunisti in un’epoca completamente diversa da quella attuale.