Muslim Ban, Facebook voleva bannare Trump

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Secondo quanto scrivono alcuni media americani, nel 2015, Mark Zuckerberg avrebbe chiesto ad alcuni dirigenti di alto livello di Facebook di verificare le condizioni per chiudere il profilo social dell’allora candidato alla Casa Bianca, Donald Trump.

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Il fatto risale a tre anni fa, quando Trump attraverso un post sulla sua pagina ufficiale aveva annunciato il ‘muslim ban’ in caso di sua vittoria. Come poi effettivamente accaduto.

Zuckerberg, che è sempre stato uno dei sostenitori dell’immigrazione senza frontiere, perché a lui conviene, visto che Big Tech vuole importare senza limiti ingegneri dall’India, sarebbe rimasto “inorridito” dalle dichiarazioni di Trump ed avrebbe chiesto agli altri dirigenti se ci fossero le condizioni per chiuderne l’account senza conseguenze e se avesse violato qualche linea guida del servizio.

Sheryl Sandberg, la numero due di Facebook, Joel Kaplan ed Elliot Schrage avrebbero aperto una vera e propria indagine interna, con la Sandberg che avrebbe partecipato ad alcune videochiamate per discutere della questione, a cui però non ha mai preso parte Zuckerberg.

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Kaplan fin da subito ha espresso la sua opinione a Zuckerberg ed i colleghi, a cui ha fatto notare che bloccare il profilo di Trump avrebbe potuto rappresentare una violazione della libertà di parola, con possibili sbocchi legali per il sito.

Alla fine, come abbiamo potuto vedere, i dirigenti hanno deciso che le implicazioni politiche avrebbero messo a rischio l’esistenza stessa di Facebook, concentrandosi così sul fare terra bruciata intorno ai candidati populisti, senza però toccare loro direttamente.

Questo dimostra che è tempo di regolamentare le multinazionali di Big Tech.




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