Milano insanguinata da gang immigrati: cani sventrati e guerra

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Questi sono i figli delle badanti che arrivano con i ricongiungimenti familiari. Che aspettiamo ad abrogare questa legge che ogni anno vede arrivare in Italia oltre 100mila immigrati?

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Quattro immigrati sono stati arrestati dalla polizia di Milano per il pestaggio di minorenne avvenuto il 3 giugno scorso fuori da una discoteca. Per uno di loro l’accusa è tentato omicidio. Per gli altri tre di rissa aggravata. L’episodio secondo la Questura è collocabile nell’ambito delle gang latinos e in particolare per il controllo del territorio.

Il fatto risale a circa sei mesi fa ed e’ avvenuto di notte fuori da una discoteca. La vittima della violenta aggressione era stato un minorenne, anche lui di origini sudamericane. E’ confermato – stando agli investigatori – che l’episodio e’ riconducibile alle dinamiche di controllo del territorio tipiche delle bande di strada salvadoregne, le cosiddette “pandillas”, ed in particolare a quella denominata “MS13”

I tatuaggi sul petto con il 13 disegnato in grande non hanno lasciato dubbi ai poliziotti della Squadra mobile di Milano quando hanno arrestato due dei partecipanti alla rissa del 3 giugno scorso: si trattava di appartenenti alla MS13, la violenta gang di latinos che in passato si e’ resa protagonista di violenti fatti di sangue in citta’. Dei 4 arrestati per l’episodio, presi questa mattina tra Varese e Busto Arsizio, solo su un 26enne di origini salvadoregne pende l’accusa di tentato omicidio: e’ stato infatti lui che la sera del 3 giugno ha colpito con un punteruolo un connazionale allora minorenne. Motivo della rissa, le attenzioni non gradite nei confronti della sua fidanzata durante uno ‘schiuma party’ in discoteca. La rissa e’ avvenuta intorno alle 5 di mattina, alla fine della festa fuori da una discoteca: il 26enne ha colpito il rivale per 4 volte e una di queste l’arma si e’ conficcata nel polmone, causandogli danni per 40 giorni; quando i sanitari sono arrivati sul posto il ragazzo aveva già perso i sensi. Altri tre sono stati coinvolti nell’episodio e hanno contribuito con calci e pugni a stordire la vittima: un 38enne irregolare anche lui affiliato alla pandilla, un 25enne honduregno e un 20enne con precedenti segnalazioni per droga: i tre sono accusati di rissa aggravata.

Nessuno di loro pero’ si e’ accorto che lungo la via, poco distante dalla fermata Porto di Mare della Metro gialla almeno due telecamere stavano riprendendo il fatto. Immagini che sono state essenziali per la polizia per accertare i responsabili, e farsi convalidarel’ordinanza di custodia cautelare in carcere dal gip. Dalle testimonianze raccolte, gia’ nel corso della serata in discoteca spesso luogo di ritrovo per sudamericani, gli affiliati alla MS13 avevano dichiarato la loro appartenenza, sia apertamente, sia tramite i classici gesti con le dita con i quali accompagnano le loro minacce. La vittima, cui la notte stessa e’ stato necessario un drenaggio di almeno mezzo litro di sangue dal polmone, ha avuto conseguenze ma ora sta bene. Secondo il dirigente della squadra mobile Lorenzo Bucossi, che ha guidato le indagini, la “presenza di queste bande di sudamericani e’ una realta’ a Milano” ma a differenza che nel sud degli Stati Uniti, dove gestiscono la criminalita’ “qui non gestiscono il crimine, ma si caratterizzano per la violenza e il disprezzo del pericolo e della vita dei rivali, in determinate situazioni non si fanno problemi ad uccidere”.

ACCADE QUESTO QUANDO IMPORTI FIGLI DI BADANTI CON I RICONGIUNGIMENTI FAMILIARI TANTO AMATI DA VATICANO E FRATTAGLIE VARIE PER “TENERE INSIEME LE FAMIGLIE”. ECCO, QUESTE SONO LE ‘FAMIGLIE’:

La guerra delle gang insanguina ormai da anni le strade di Milano. Accoltellamenti, pestaggi e rivali gambizzati.

DOVE SONO E COME SONO ORGANIZZATE LE GANG DI LATINOS

Le gang più agguerrite

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‘Ms13′ o ‘Mara Salvatrucha’, si è diffusa a Milano, in altre province lombarde e nella provincia di Novara. Hanno un ‘codice’ composto da un decalogo di regole, la cui infrazione può anche prevedere la pena di morte. Attivi nelle rapine da strada, nei furti e nello spaccio, gli Ms13 sono anche dotati di un violentissimo codice di iniziazione, che prevede per le donne l’obbligo di sottoporsi a uno stupro. I membri della gang si identificano attraverso un tatuaggio rituale e sono soliti contrassegnare i luoghi dove si riuniscono scrivendo sui muri la sigla della banda con la vernice spray.

I ‘Trinitarios’ sono invece una gang originaria di Santo Domingo che si ispira idealmente ai tre patrioti che resero indipendente la Repubblica Dominicana da Haiti, nel 1844. Ma a parte i richiami a presunti ‘padri nobili’, la gang è conosciuta per la sua ferocia e gestisce reati da strada come furti, rapine e spaccio di droga. Sono dotati di una struttura fortemente gerarchizzata: il codiceè’ nato nelle carceri statunitensi e si è poi diffuso anche in Europa, e si fonda su tre regole basilari, una “preghiera”, 7 “punti” e 21 “norme”. Per entrare a far parte della gang ci si sottopone a un violento pestaggio, e una volta dentro, il proprio ruolo nella gerarchia si riconosce attraverso collane di colore diverso. I Trinitarios, a differenza di altre gang simili, non ostentano tatuaggi, limitandosi a mostrare qualche volta il simbolo di una mano con tre dita aperte, che rappresenta tanto i tre presunti “patrioti fondatori” quanto la mimica della pistola.

CANI SVENTRATI PER RECUPERARE OVULI DI COCA

In tempi recenti, i ‘latinos’ sono balzati alla cronaca per un metodo di importazione della droga particolarmente crudele: nel 2013 gli inquirenti milanesi scoprirono che la cocaina arrivava nascosta nell’intestino di cani di grossa taglia, che una volta a destinazione venivano uccisi.

UNA SCIA DI SANGUE LUNGA QUATTRO ANNI

Luglio 2013: scoppiano le ‘guerre’ per il predominio in città: durante una rissa vengono arrestate 11 persone al ‘Parco Nord’ di Milano.
Settembre 2013: un altro duro colpo alla ‘Ms13′: 25 persone arrestate per rapine, lesioni, porto e detenzione d’armi.
Febbraio 2014: un giovane viene accoltellato e riprende la ‘guerra’
Luglio 2014: arrestati 13 ‘Trinitarios’. Aggressione a colpi di machete a due ferrovieri su un treno regionale.
Settembre 2014: nuovo blitz della polizia che porta all’arresto di 15 aderenti a ‘Barrio 18′ e “Ms13″

La stessa gang che terrorizza gli Stati Uniti.

E’ tempo di abrogare i ricongiungimenti familiari, Salvini: se Conchita e Mohammed vengono qui per lavorare – in quei pochi casi – non è necessario che si portino poi dietro tutto il clan. Ci vuole un’immigrazione limitata, selezionata e di lavoratori: non di famiglie allargate o presunte tali per ripopolare l’Italia. Di delinquenti e disoccupati: come le banlieus parigine da generazioni.

Ovviamente, sui giornali non vi diranno che sono figli di immigrati. Vi diranno che sono ‘milanesi’.




2 pensieri su “Milano insanguinata da gang immigrati: cani sventrati e guerra”

  1. E’ evidente che in certe città servirebbe lo stato di emergenza e la legge marziale applicata agli immigrati.
    Per gli stranieri dovrebbe pure vigere un coprifuoco notturno.

    Ci vorrebbe un governo sovranista con a capo un politico più interessato a rimpatriare clandestini e dissuadere l’immigrazione anche regolare, piuttosto che un entertainer che va da Costanzo a fare teatrini quando non ha tempo per organizzare corridoi umanitari.

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