“Noi qui non scendiamo”. Da circa otto giorni un mercantile sarebbe omreggiato nel porto libico di Misurata con a bordo almeno 92 clandestini che Il cargo avrebbe tratto in salvo mentre tentavano la traversata verso l’Italia. I delinquenti, invece di ringraziare, sono in rivolta.
Una volta concluse le operazioni di attracco nel porto libico, infatti, sarebbe scattato il rifiuto: “Non sbarchiamo”.
A segnalare la vicenda è stata Mediterranea, la Ong dei centri sociali italiani che ce l’ha con la guardia costiera libica visto che da mesi che è in mare non ha pescato nemmeno un clandestino per le coop.
“Mediterranea, l’associazione che supporta l’intervento di denuncia e soccorso della nave Mare Jonio, segue con apprensione la vicenda del cargo ’Nivin’ con a bordo 92 persone che rifiutano lo sbarco in Libia. Chiediamo un intervento del governo italiano e dell’Ue per un’evacuazione umanitaria immediata dei profughi, prima che il loro destino sia segnato per sempre”, hanno fatto sapere dall’ong. E anche un’altra Ong, Msf, sarebbe impegnata nel porto di Misurata per portare ‘soccorso’ ai clandestini che si trovano a bordo della nave: “La Guardia costiera libica ha consentito ai nostri team di garantire assistenza medica a tutti coloro che ne avevano bisogno. Sono state effettuate 30 visite mediche sulla barca. I Paesi di origine dei sopravvissuti sono Sudan, Somalia, Bangladesh ed Eritrea”.
Non ditelo a Salvini sennò potrebbe organizzare un cazzo di volo umanitario…
APPUNTO NON DITELO A SALVINI PERCHE ORMAI SI È INVENTATO I VOLI UMANITARI PER CONTINUARE A SCARICARE SPAZZATURA CRIMINALE SENZA CONTROLLO.ORMAI VOGLIONO VENIRE TUTTI NEL BEL PAESE E UNA CATASTROFE.
Già, per poi magari vantarsi di aver accolto i “profughi” mentre Francia e resto d’Europa stavano a guardare (ma quanto siamo buoni, noi italiani…).
Oggi Salvini ha fatto una figuraccia madornale. Nei comizi l’aveva detto:”Sappiate che sbaglierò qualche volta”.
Va bene, hai sbagliato e ti perdoniamo. Però muoviti ed organizza subito i primi rimpatri.
Non arrivi più sul suolo italiano nessun “profugo” finchè almeno 100mila clandestini non saranno stati riportati in Africa.