Ue vuole: “Prof su misura per gli zingari”

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La Commissione Ue per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni ha proposto una risoluzione sulle “norme minime per le minoranze nell’Ue”.

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Nel documento si “incoraggia gli Stati membri a produrre libri di testo che soddisfino le esigenze dei parlanti di lingue regionali o minoritarie” o in alternativa “agevolare l’utilizzo di libri di testo di altri paesi pubblicati in tali lingue”. E “invita gli Stati membri a finanziare la formazione di insegnanti e lo sviluppo di programmi d’ istruzione, metodologie e libri di testo specifici per garantire un insegnamento efficace per i bambini appartenenti a minoranze linguistiche”.

Commenta l’eurodeputato Stefano Maullu: “L’Europa dice all’Italia, in pratica, di costruire professori su misura per i rom e i nomadi nelle scuole italiane, di favorire l’uso e l’apprendimento delle lingue minoritarie, di investire quattrini per dare la possibilità ai rom di continuare a esprimersi con la propria lingua – dice – esattamente il contrario, quindi, rispetto a ciò che dovrebbe essere. Spiace che a proporre questa risoluzione sia il PPE, il gruppo a cui appartengo, perché voterò convintamente in modo contrario: in questo momento in Italia e in Europa la vera esigenza, anche di fronte ad un’immigrazione massiccia, è che chi arriva dimostri di volersi integrare, mentre l’input dell’UE nei fatti suggerisce tutt’altro”.

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Il documento della Commissione per le libertà civili inoltre suggerisce anche di creare mezzi di informazione, pubblici e privati, in cui si promuova “la rappresentanza delle lingue minoritarie”. E mentre in Italia c’è chi suggerisce di abolire il finanziamento pubblico ai giornali, l’Ue sostiene che invece vada facilitato “il diritto a fondare e gestire mezzi di comunicazioni” garantendo l’accesso alla “ripartizione proporzionata di risorse finanziarie e di altro tipo di provvedimenti da fonti pubbliche e semipubbliche”.

“L’ approccio di questa Europa al tema delle minoranze – conclude Maullu – è lontano dalla realtà e controproducente. Integrazione, per quel che mi riguarda, significa accettazione di usi, costumi e regole da parte di chi arriva in un Paese, un percorso nel quale si deve dimostrare soprattutto impegno e voglia di essere integrati. Questa risoluzione va invece in senso diametralmente opposto, alimentando le differenze e facilitando la formazione di veri e propri ghetti culturali e sociali”.




4 pensieri su “Ue vuole: “Prof su misura per gli zingari””

  1. SOLO Fuori dai piedi o a casa una sega……

    Sono stanco di vedere ed ascoltare frasi come: mandarli a casa,allontanarli etc.. etc.. come dire che tutti possono fare i loro porci comodi, tanto male che vada…..saranno invitati ad un viaggio premio di ritorno a casa……probabilmente è solo un modo di dire e\o vogliono scherzare…

    Questi bastardi criminali psicopatici, devono pagare senza possibilità di qualunque via di fuga, lo schifo che hanno arrecato all’umanità. Troppo comodo allontanarli senza saldare un conto che ormai è di tale entità, che su questo pianeta non esiste pena adatta per pareggiarlo,

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