Sulla notizia delle carte prepagate ai clandestini:
Carte prepagate ai clandestini: distribuite prima di arrivare
“Diteci cosa fate con Soros”. A L’Aria che tira su La7, Carlo Fidanza di Fratelli d’Italia, interroga Carlotta Sami, la rappresentante in Italia dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati.
La risposta della Sami è in stile Puente quando si arrampica sugli specchi per difendere i migranti nei suoi bizzarri post: “La carta di credito con marchio Soros è una bufala – spiega infatti la Sami – e noi collaboriamo con i governi, non con Soros”.
F: Esistono delle carte di credito date ai migranti con logo UNHCR?
Sami: E' una bufala, una fake news.
F: Sì?
Sami: Sono delle carte da cui prelevare mensilmente denaro.
F: Allora non è una bufala.
Sami: E' una bufala.
F: Finanziate da Soros.
Sami: Non è mica illegale.#LaBufala— Claudio Perconte 🇮🇹 (@ClaudioPerconte) 8 novembre 2018
In realtà nessuno ha mai detto che sulle carte prepagate distribuite ai clandestini ci sia il marchio ‘Soros’, c’è infatti quello dell’Unhcr e sono finanziate con soldi dei cittadini dei Paesi Ue, anche italiani:
Ps. Notato il pubblico dietro la giornalista? Nulla è per caso. Sono messaggi subliminali che bombardano l’inconscio delle persone: da decenni. Cercando di normalizzare presenza che normali non sono.
Attenzione. Non vogliamo dire che in Italia non dovrebbero esistere turisti neri o un numero limitato di immigrati africani, come del resto era fino agli anni ’80: ma la loro presenza dovrebbe essere l’eccezione, non la norma. Come la presenza di italiani in Giappone.
Perché altrimenti non resterà più nulla da vedere. Tra un paio di secoli l’umanità, se vincono loro, sarà una piatta melassa marroncina. Senza creatività. Che nasce dalle differenze.
