Francia respinge 10mila clandestini in Spagna: Madrid abbozza

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La frontiera di Irun sul versante nord-occidentale spagnolo al confine con la Francia è un accampamento di clandestini respinti della gendarmeria francese.

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Come alla frontiera italo-francese, le espulsioni ‘immediate’ sono realizzate in modo ‘allegro’, con i clandestini lasciati in territorio spagnolo.

Tra gennaio e ottobre di quest’anno, la Francia ha respinto in Spagna oltre 9.038 migranti irregolari (clandestini), al ritmo di un migliaio al mese, il triplo dei dati diffusi dal governo iberico e pari al 26% in più che nello stesso periodo del 2017, stando ai dati della polizia francese frontaliera (Paf), citati da El Pais.

La gran parte delle espulsioni avviene sul versante frontaliero di Irun, dove nei primi nove mesi dell’anno sono aumentate del 59% rispetto al 2017, fino a 5.609, secondo le fonti citate. Il ripristino dei controlli alla frontiera con le “non ammissioni”, come sono tecnicamente definite, è giustificato dalle autorità francesi con la deroga dell’accordo Schengen per motivi di “sicurezza nazionale” e di lotta al terrorismo, dopo gli attacchi jihadisti del novembre 2015 a Parigi. E in base a un accordo bilaterale del 2002, che consente alla Francia di disporre le espulsioni immediate in Spagna dei migranti irregolari, nelle quattro ore successive al loro passaggio alla frontiera.

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I controlli si fanno in maniera sistematica e selezionando il profilo etnico, il che è il modo più intelligente di individuare i clandestini, anche se è contrario al demenziale diritto Ue.

I respingimenti di immigrati da parte della Francia rischiano di far collassare i servizi di assistenza sociale nei Paesi Baschi, dove la Croce Rossa ha assistito quasi 10mila clandestini negli ultimi mesi. Il governo spagnolo, nel difendere le “eccellenti relazioni” con il Paese vicino, che ha collaborato con Madrid anche alla ripartizione dei fancazzisti salvati a bordo della nave Aquarius e da altre Ong nel Mediterraneo, mantiene bassi i toni della polemica. E non ha presentato nessuna protesta ufficiale alle autorità francesi, come confermano fonti del ministero degli esteri a El Pais.

Mica hanno Salvini, loro. E poi questo è l’effetto della politica spagnola dei porti aperti: i clandestini che sbarcano, non scompaiono, si ammassano alle frontiere. Non potete accusare la Francia di non volerli. Semmai, si può accusare la Francia di finanziare ong che li traghettano.