La Procura di Roma procede per omicidio
in relazione al ritrovamento di alcune
ossa in un edificio di proprietà del
Vaticano.
L’autorità giudiziaria italiana ha di-
sposto accertamenti tecnici per cercare
di individuare a chi appartengano que-
sti resti. Il lavoro degli inquirenti
punta in particolare a verificare se le
ossa possano essere compatibili con il
Dna di Emanuela Orlandi ma anche di
Mirella Gregori, le due minorenni scom-
parse a Roma nel 1983.
Sono in corso “accertamenti” sul rinvenimento di alcune ossa in area extraterritoriale vaticana: nella sede della Nunziatura apostolica di via Po.
Non è ancora certo a che epoca risalgano i resti e se riguardino una sola persona. In passato si sarebbero verificati altri episodi analoghi.
La Procura di Roma sta procedendo per omicidio. Il ritrovamento è avvenuto in un edificio di proprietà del Vaticano.
Si stanno eseguendo comparazioni, concentrate in particolare sul cranio e sui denti, per verificare se i resti rinvenuti si ricolleghino al caso di Emanuela Orlandi.
Le indagini si svolgono in collaborazione con la magistratura italiana.
L’autorità giudiziaria italiana ha disposto accertamenti tecnici per cercare di individuare a chi appartengano questi resti. Il lavoro degli inquirenti punta in particolare a verificare se le ossa possano essere compatibili con il Dna di Emanuela Orlandi ma anche di Mirella Gregori, le due minorenni scomparse a Roma nel 1983.
“Durante alcuni lavori di ristrutturazione di un locale annesso alla Nunziatura Apostolica in Italia, sita in Roma, in Via Po 27, – hanno fatto sapere dal Vaticano – sono stati rinvenuti alcuni frammenti ossei umani”. Una volta recatisi sul posto interessato dal reperimento, i gendarmi hanno avvisato gli enti preposti della Santa Sede. A questo punto, la notizia è stata data alle Autorità giudiziarie italiane.
Urge un’ultima breccia di Porta Pia. La spiritualità cristiana va liberata dal potere temporale.