Direttore Caritas a letto coi profughi: “Fatemi godere”

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Quando ascoltate Bergoglio e i suoi parlare di accoglienza, dopo i miliardi che il Vaticano incassa con il business, pensate a chi, dei loro, se ne occupa.

Pensate, ad esempio, al direttore della Caritas di Trapani, don Sergio Librizzi, condannato a 9 anni per violenza sessuale e concussione.

Direttore Caritas intercettato: “Chiamatemi ‘padre’ e fatemi godere”

Librizzi, membro della commissione territoriale chiamata ad esaminare le richieste di asilo degli immigrati, si faceva dare il culo in cambio del suo appoggio in fase di decisione.

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Il prelato della Caritas, che per anni diede del razzista a chiunque si opponeva all’immigrazione clandestina, nelle intercettazioni si faceva chiamare dai suoi ‘fidanzati’ “baba”, che in ghanese significa padre:

“Pensa a essere amico buono, amico buono, cosi i tuoi i problemi sono i miei. Hai capito… Io come mi chiamo? Simpatico”. E poi, dopo la risposta: “No, mi devi chiamare Baba, è più bello Baba. Dove vuoi andare? Dove ti piace… A casa tua”.

Pretendeva prestazioni omosessuali con frasi amorose e gesti di affetto. E se il richiedente asilo di turno non era abbastanza partecipe, lo richiamava.

”Ascolta… ieri ho detto al presidente (della commissione per i documenti) prendi le carte di E. e decidiamo. E abbiamo deciso, hai capito… Quindi ora tra qualche giorno, la questura ti deve fare il permesso di soggiorno, hai capito? Il problema è che le tue carte erano ferme, perchè c’era la Svizzera, hai capito? l problemi che c’erano in Svizzera. Quindi io ho detto al presidente, togli i problemi della Svizzera e diamo subito positivo, hai capito?”.

Via i mercanti dal Tempio.