Il populista Jair Bolsonaro è il nuovo presidente del Brasile.
Bolsonaro ha sconfitto l’estremista di sinistra Haddad 55 a 45. Oltre il 65% tra i bianchi. Un trionfo populista. Il 2018 è solo l’inizio, l’ondata populista è solo all’inizio.
Uno dei primi provvedimenti del neo presidente sarà consegnare il terrorista rosso Battisti all’Italia. Con le buone, se possibile, con le cattive, se la magistratura rossa lo impedirà.
I sinistardi sono già in crisi di nervi:
Salvini invece esulta:
🔴Anche in #Brasile i cittadini hanno mandato a casa la sinistra!
Buon lavoro al Presidente #Bolsonaro, l’amicizia fra i nostri Popoli e i nostri Governi sarà ancora più forte!!!🇮🇹🇧🇷#Eleiçoes2018 #OBrasilVota17 pic.twitter.com/UC3bHM9IY0— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 28 ottobre 2018
Se un Paese razzialmente compromesse per larga parte della sua società può ottenere un presidente come Bolsonaro, allora c’è speranza. Quando gli autoctoni – nel caso del Brasile, dove autoctoni non ci sono, i bianchi di discendenza portoghese, italiana e tedesca – votano come gruppo, si può recuperare anche una situazione al limite. Come quella brasiliana, dove intere zone sono molto peggio della Siria.