“Dopo il via libera del ministero della Pubblica amministrazione, è arrivato quello del Mef: sulla carta di identità elettronica dei minorenni ci sarà lo spazio per indicare madre e padre, anziché l’espressione generica ‘genitori’. Ora manca il parere del Garante della privacy, e poi – sentita la conferenza Stato-città – potrò firmare il decreto. Dalle parole ai fatti!”. Lo annuncia il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Non sono stupidaggini. Le parole contano. E’ attraverso la distorsione del linguaggio che, in perverso processo inverso, ‘loro’ vogliono plasmare la società.
Normalmente, il linguaggio è espressione di una cultura. Attraverso la distorsione del linguaggio, vogliono ‘cambiare’ la nostra cultura.