I teppisti rossi difendono i loro inquilini stupratori:
Gentaccia. E’ cosa ha avuto il coraggio di dire, una sedicente femminista del bizzarro gruppuscolo boldriniano Non una di meno. Per loro non è un problema di immigrati ma di ‘maschi’, il cattivo è il maschio bianco non quello che arriva sul barcone, perché “poverini vengono discriminanti dalla società, nessuno li aiuta e sono costretti a vivere allo stato brado: di conseguenza reagiscono come animali chiusi in gabbia”.
Ecco che anche lo stupro di gruppo della povera Desirée è scusato: la colpa è nostra che non li teniamo in hotel.
E sono proprio i residenti a confermarlo a Salvini, “Loro sciacalli, il quartiere con voi”:
E non sono i soli, i centri sociali, a difendere in tutti i modi gli immigrati:
@alessandrazinit, nota anima bella pro immigrazione, su @repubblica scarica la colpa della morte di #Desiree su tutti e tutto (padre spacciatore, servizi sociali, società, mondo, universo, buco dell'ozono, etc) per "scagionare" i veri responsabili dell'uccisione della ragazza. pic.twitter.com/aDEGcFm75R
— Francesca Totolo (@francescatotolo) 24 ottobre 2018
Lo ripetiamo: con i centri sociali e le sgallettate che si definiscono ‘femministe’, Salvini deve usare il metodo Bolsonaro. I centri sociali, covi di illegalità, vanno rasi al suolo.
Le femministe fuori tempo massimo, vanno mandate in cucina.
IO AVREI UN’IDEA POSSONO LORO FEMMINISTE SODISFARE TUTTO QUEL MARCIUME.