Desirée è un’altra Pamela: “Quattro africani intorno al cadavere”

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Desirée Mariottini, la 16enne trovata morta in un palazzo abbandonato in via dei Lucani, a San Lorenzo, la notte del 19 ottobre, è stata drogata e poi violentata dal branco.

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Da un gruppo di africani e arabi, secondo la testimonianza di un immigrato che era nei pressi dello stabile. Uno dei tanti occupati da immigrati a Roma.

“Io c’ero quella sera. Sono arrivato lì tra mezzanotte o mezzanotte e mezza. Sono entrato e c’era una ragazza che urlava”. Secondo la fonte, il turbamento della giovane era dovuto alla presenza del corpo, probabilmente già senza vita, di Desirée. “Le avevano messo una coperta fino al volto ma si vedeva la testa. Non lo so se respirava ma sembrava già morta, perché l’altra urlava e diceva che era morta”. Stando alla testimonianza, questa seconda ragazza potrebbe essere la cugina della vittima.

E c’erano, come abbiamo già scritto, immigrati africani e arabi. Sei o sette, intorno al corpo della ragazzina di Latina. “È stata drogata, perché aveva sedici anni. E da quello che diceva l’altra ragazza, sono stati tre sicuramente o quattro”, ha spiegato.

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Desirée è un’altra Pamela. Un’altra vittima del lavoro che il Pd e le Ong hanno iniziato nel 2011. Un lavoro osceno. Che ha traghettato e scaricato in Italia quasi 1 milione di clandestini: molti, moltissimi, criminali.

Non c’è più tempo Salvini. Vogliamo le espulsioni di massa. Vogliamo vedere retate. Vogliamo aerei carichi di clandestini in volto verso l’Africa.

Quante altre ragazzine dovremo sacrificare sull’altare dell’immigrazione?

Ora attendiamo i Saviano twittare sull’integrazione nella pallavolo.