E’ la Polonia il Paese che nella Ue ha registrato il più forte calo della fetta di popolazione a rischio povertà o esclusione sociale tra il 2008 e il 2017. Secondo dati di Eurostat, resi pubblici oggi, il tasso di persone a rischio in Polonia è diminuito dal 30,5% del 2008 al 19,5% del 2017, un calo dell’11% in meno di un decennio. Diminuzioni significative sono state rilevate tra 2008 e 2017 anche in Romania (-8,5%), Lettonia (-6%) e Bulgaria (-5,9%).
Nel 2017, 112,9 milioni di persone nella Ue, il 22,5% del totale, erano a rischio povertà-esclusione sociale, ha sottolineato Eurostat. (ANSA).
L’Italia è invece il Paese europeo con il numero più alto di persone a rischio di povertà ed esclusione sociale: lo rileva Eurostat da dati del 2017.
In Italia a rischio sono 17,4 milioni di persone, ovvero il 28,9% della popolazione. Rispetto al 2008, dopo la Grecia è il Paese con l’aumento maggiore di rischio, salito del 3,4%
Non è difficile comprenderne i motivi. E’ la teoria dei vasi comunicanti: se apri il ‘confine’ tra due vasi, quello che più acqua la cederà a quello con meno acqua, fino all’equilibrio.
Con l’ingresso nella UE di Polonia, Romania e Bulgaria, il vaso Italia ha perso acqua verso di loro: le nostre imprese si sono trasferite lì, la loro feccia si è trasferita in Italia. Ecco che loro hanno meno poveri, noi di più.
E il processo non si fermerà fino all’equilibrio. Verso il basso, visto che nel frattempo il commercio senza frontiere si è aperto anche a Cina e Nordafrica.
E poi ci sono i dementi che pagano la mensa agli immigrati scrocconi.
Uscire dalla Ue, mettere dazi, chiudere le frontiere. Prima che non rimanga più ‘acqua’ in Italia.
IL CONTO ALLA ROVESCIA A TAVOLINO..DALLA ROMANIA E ARRIVATA TUTTA LA FECCIA DI PROSTITUTE PAPPONI ROM ZINGARI E CRIMINALI IN GENERALE😠👺👹😈 E NORMALE CHE ADESSO LA ROMANIA A LA MIGLIORE MENTRE L’ITALIA BUONISTI AFFONDA NELLA MERDA TOTALE