Una nonna di 48 anni ha ucciso a pezzi la nipotina di appena venti mesi e poi l’ha messa nel forno dell’abitazione dove le due vivevano.
Lo sceriffo della contea di Bolivar in Mississipi ha dichiarato di non aver mai visto nulla del genere in più di 25 anni di servizio.
Il corpo della bimba è stato ritrovato nel forno dell’abitazione della nonna Carolyn Jones nella cittadina di Shaw, a 160 chilometri a nord di Jackson, dove la donna risiedeva con la bambina della quale avrebbe dovuto prendersi cura dato che la madre non viveva con loro.
La povera vittima è stata accoltellata più volte e poi infilata nel forno.
Non è chiaro se è morta per dissanguamento o ‘cotta’.
Non è la prima volta che un episodio simile sconvolge lo stato del Mississipi. Già nel 2011 un’altra donna commise un omicidio simile infilando nel forno il figlio di appena tre anni. Nel 2012 un altro caso analogo: Terri Robinson fu condannata per la morte del figlio Tristan che morì nello stesso modo. E’, evidentemente, una afro-tradizione di alcune famiglie disagiate della zona.
La de-segregazione ha di fatto distrutto la società afroamericane devastando le famiglie. Scomparsa la figura paterna, sono in carcere o dediti a nomadismo sessuale come avviene in Africa, le famiglie sono diventate responsabilità totale delle donne. Questo moltiplica le difficoltà e genera anche casi come questo.