Salvini taglia 1,3 mld dai fondi destinati ai profughi

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Matteo Salvini lo aveva promesso e lo ha fatto. Uno dei punti chiave della manovra, per parte Lega, riguardava i tagli ai fondi che lo Stato destina ai rifugiati e richiedenti asilo. Ovvero agli immigrati che, secondo la legislazione vigente fino a poche settimane fa e poi parzialmente modificata dal Decreto sicurezza dello stesso Salvini, hanno titolo a restare in Italia per un certo limite di tempo in quanto si suppone siano in fuga da guerre o persecuzioni.

La cifra giornaliera che spendiamo per ogni mantenuto è intorno ai 35 euro, Salvini aveva promesso di scendere poco sopra i 20 euro. Nel Consiglio dei ministri sulla finanziaria di ieri, quella promessa è stata tradotta in cifre, con “tagli per oltre 1 miliardo e 300 milioni di euro per il triennio, di cui oltre 500 milioni subito, a partire dal 2019”.

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Ma continueremo a spendere miliardi di euro (4 miliardi) l’anno per mantenere in hotel individui che dovrebbero tornare a casa propria.

Chi scrive ritiene che gli oltre 122 mila (su 171 mila che ospitiamo in hotel e case) finti profughi, che perderanno il permessino una volta scaduto per effetto del decreto Salvini, dovrebbero uscire dall’accoglienza ora. Subito.
Invece continueremo a pagare.

Quindi la pacchia finirà, ma a rate. Per colpa di Mattarella.