Salvini ha chiuso la rotta: quadruplicati sbarchi in Spagna

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L’immigrazione di clandestini verso la Spagna si è quadruplicata a settembre, assumendo i contorni di una vera e propria invasione.

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Intanto, in Italia, sono crollati dell’85% nello stesso periodo. E’ quanto si evince dai dati di Frontex, l’agenzia della guardia di frontiera e costiera europea, sui flussi irregolari registrati sulle principali rotte migratorie.

Circa 12.900 clandestini. Di questi oltre la metà – 6.500 – hanno avuto per destinazione la Spagna, con un aumento quattro volte superiore rispetto allo stesso mese dello scorso anno. In Italia sotto i

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Nei primi 9 mesi del 2018, il numero complessivo è stato di 110.000 persone. Del totale, almeno 35.500 migranti sono sbarcati in maniera irregolare sulle coste spagnole nello stesso periodo, oltre il doppio che nei primi 9 mesi del 2017. Per provenienza, il maggiore numero ha riguardato migranti originari di Marocco, Guinea e Mali e gli stranieri di origini subsahariane rappresentano oltre i tre quarti del totale degli arrivi in Spagna.

A fronte di questo notevole incremento, gli immigrati giunti a settembre in Italia sono stati circa 900, pari all’85% in meno rispetto al settembre di un anno fa. Nei primi 9 mesi del 2018, in totale sono giunte nella penisola 20.900 persone, pari all’81% in meno che nello stesso periodo del 2017.

Tunisini ed eritrei le nazionalità più rappresentate – oltre un terzo degli attivi totali – seguiti da cittadini del Sudan, del Pakistan e della Nigeria. In Grecia a settembre sono stati 5.400 gli arrivi irregolari attraverso la rotta del Mediterraneo Orientale, pari al 25% in meno che nel luglio 2017. Tuttavia, nei primi sette mesi dell’anno, sono stati 40.300 i migranti giunti nel paese ellenico, pari a un aumento del 40% su base annua, soprattutto a causa dell’aumento del numero di arrivi attraverso le frontiere terrestri con la Turchia. Per paese d’origine, il maggior numero di clandestini proveniva da Siria e Iraq.