Profugo brucia viva ragazzina in nome dell’Islam

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Integrazione in scena nella tarda mattinata di ieri alla stazione ferroviaria di Colonia, in Germania.

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Alle 12.45 un uomo, poi risultato essere un rifugiato siriano di 55 anni, ha preso ostaggi in una farmacia. Quello che è accaduto, è molto più grave di quanto emerso inizialmente.

Il profugo, armato di pistola, un cocktail molotov, alcune bottiglie di liquido infiammabile e una bombola di gas da campeggio, ha compiuto un vero e proprio attacco terroristico.

Prima il lancio di molotov contro i tavolini affollati di un McDonald’s. La deflagrazione ha colpito in pieno una ragazzina di 14 anni rimasta gravemente ustionata alle gambe, nonostante il pronto intervento di un passante che ha tentato di soffocare il fuoco con degli abiti.

Poi ha sequestrato una donna trascinandola all’interno della farmacia principale della stazione ferroviaria, cospargendola di liquido infiammabile e collegandola alla bombola di gas.

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All’arrivo degli agenti di polizia è iniziata una lunga trattativa con l’uomo che, dichiaratosi membro dell’Isis, chiedeva il rilascio di una donna tunisina detenuta in Siria. La durata della mediazione è stata utilizzata dalle forze dell’ordine per far evacuare completamente lo scalo ferroviario e le zone adiacenti affollate di passeggeri.

Dopo circa tre ore dall’inizio del sequestro, il blitz.

L’attentatore, alla vista degli agenti, ha tentato di dare fuoco alla donna intrisa di liquido infiammabile ma il commando ha sparato al profugo riuscendo a liberare l’ostaggio.

La 14enne rimasta ustionata versa in gravi condizioni, mentre non destano preoccupazioni le condizioni della donna liberata dal sequestratore e quelle di un altro passante rimasto coinvolto nell’incendio successivo al lancio della bottiglia incendiaria.




2 pensieri su “Profugo brucia viva ragazzina in nome dell’Islam”

  1. Queste sono le tanto acclamate risorse dei comunisti italiani.
    A quando azioni serie per sconfiggere questi trogloditi assassini?
    Rimandiamoli nelle loro caverne.
    Questi,in nome della loro religione,non si adatteranno mai al nostro sistema di vita e ai nostri usi e costumi.

I commenti sono chiusi.