Lodi, il ruolo delle Ong finanziate da Soros per favorire gli scrocconi

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Interessante articolo di Francesca Totolo sul Primato Nazionale, che rivela il ruolo delle ong finanziate da Soros nella vicenda:

Una breve sintesi:

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Tra le fondatrici di Uguali Doveri, spunta Valentina Tronconi, già project manager della sorosiana Oxfam e ora program assistant di COSV (Coordinamento delle Organizzazioni per il Servizio Volontario). La Tronconi, intervistata dall’Huffington Post, ha sentenziato: “è una scelta politica, un’apartheid scolastica. Si appellano all’idea della ‘Legge uguale per tutti’ ma non si rendono conto che è proprio la legge a dire che italiani e stranieri sono tutti uguali”, ovviamente ignorando le disposizioni contenute nel D.P.R. del 1999.

Al coro delle anime belle accorse a Lodi, non potevano mancare anche due associazioni finanziate dalla Open Society Foundations di George Soros, il noto braccio legale ASGI e Naga onlus, che istantaneamente hanno promosso un ricorso al tribunale di Milano contro il regolamento del comune perché considerato “discriminatorio ai sensi del diritto nazionale e/o del diritto UE”. Sicuri dell’esito favorevole del ricorso, il Coordinamento Uguali Doveri ha fermato le donazioni.

ASGI non è nuova a questo genere di iniziative. Nel 2017, l’associazione sorosiana ha fatto ricorso al Tribunale di Milano, vincendolo, riguardo alla concessione del “bonus bebè” di 800 euro a tutte le donne straniere anche prive di un permesso di soggiorno di lungo periodo. Insomma, ASGI ha indebolito una delle poche iniziative del passato Governo che voleva favorire la maternità in Italia.

Ovviamente non possiamo condividere le conclusioni – le trovate sul PN – dell’articolo, che richiamano ad una uguaglianza di trattamento tra italiani e stranieri. Per noi vale il principio ‘prima gli italiani’. Se non in Italia, dove gli italiani dovrebbero essere favoriti? E perché in Italia gli italiani devono pagare la mensa ai figli degli immigrati? Non erano loro a doverci pagare le pensioni?

Di più. Bene ha fatto Salvini a rivendicare la decisione. Tutti i sindaci leghisti dovrebbero copincollare l’ordinanza. Che del resto a Cascina è legge da un paio di anni. Con ottimi risultati!